Mete per il 2017: la Cambogia

Confinante con il Laos, la Thailandia, il Vietnam e bagnata a sud-ovest dal Golfo del Siam, la Cambogia vanta un patrimonio naturalistico e archeologico immenso e di straordinaria bellezza.
Gli eventi tragici che negli anni 70 l’hanno colpita, col genocidio per mano dei “khmer rossi” del regnante Pol Pot, non hanno cancellato l’incanto di questa terra antichissima.
Tracce prorompenti della sua storia, dai “khmer” ai coloni francesi che abbandonarono la Cambogia nel 1953, sono evidenti in ogni scorcio, anche il più nascosto, di questa bella terra.
La “perla d’Asia”. Così è chiamata la capitale Phnom Penh dove tra immense strade e il brulicante mercato, spicca il Palazzo Reale sulle rive del Tonle Sap: un complesso di pagode tra cui la splendida “pagoda d’argento”, che prende il nome dal prezioso metallo impiegato per lastricarne il pavimento e che custodisce una statua del Buddha in oro e diamanti.
Immancabile una visita, tra i tanti musei, a quello di Tuol Sleng che attraverso le prigioni racconta il terribile genocidio dei cambogiani.
Nella provincia di Battambang, tra i templi Wat Ek Phnom e Wat Banan del X secolo, spicca in tutta la sua maestosità il Phnom Sampeu: un complesso di templi immersi in una foresta lussureggiante. Suggestivo il contrasto tra la statua del Buddha, sdraiato e felice, e la grotta con le ossa di chi non è sfuggito al massacro da parte dei khmer rossi.

Uno dei simboli della Cambogia, presente anche sulla sua bandiera, si trova nella provincia del Siem Reap: Angkor, uno dei più importanti siti archeologici dell’Indocina e dichiarato patrimonio dell’UNESCO. Si tratta di una zona vasta circa 300 km dove, tra giungla e terreni coltivati, sulle rive del Tonle Sap si trovano rovine dell’impero Khmer dal IX al XV secolo. E tra centinaia di templi in rovina, emerge maestoso il tempio Angkor Wat con le sue ben 5 torri: è considerato uno dei più grandi edifici religiosi al mondo.
Assistere al tramonto con l’ultimo sole che accarezza le guglie dei templi è davvero suggestivo.
Immancabile visitare un altro sito UNESCO: lo spettacolare Tempio di Preahvihear, circondato da ben 5 gopura. Simbolo spirituale per secoli, costituisce una specie di manuale sugli stili architettonici adottati dai khmer.
Quando si pensa alla Cambogia si pensa anche alla città galleggiante di Kompong Luong, sulle rive del lago Tonle Sap: in questo curioso borgo sull’acqua tutto è costruito su barche, le case, le scuole e mercatini al servizio di antiche etnie vietnamite.

La Cambogia offre scenari splendidi per gli amanti delle escursioni: i Monti Cardamomi da esplorare in fuoristrada o in barca alla scoperta della ricca fauna, dalle tigri, elefanti, coccodrilli agli uccelli, che hanno come habitat le foreste di mangrovie; le riserve di Ang Trapeang e Tmatboey per gli amanti del birdwatching che troveranno il loro paradiso tra ibis giganti e gru Antigone; le province di Rattanak Kiri e Mondul Kiri, dove si possono fare passeggiate a dorso di elefanti e nuotare in limpide cascate.

Questa terra lontana entra nel cuore del visitatore, perché le tragedie che l’hanno colpita non hanno scalfito il fascino della sua cultura, dei suoi paesaggi, della sua traboccante religiosità e del suo popolo aperto e gentile.
Questa è la Cambogia.

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